Ritorno da Big Bounce_parte 6

I due amici si incamminano e dopo un certo tempo arrivano in uno strano luogo. Subito Romeo ha una sensazione particolare e chiede a Orazio se non siano già stati in quel luogo, ma Orazio nega decisamente affermando di non essere mai stato lì, ma di avere una certa voglia di lasciarlo il prima possibile. Effettivamente si trovano ora quasi all’esterno del ventre della terra, poiché la luce del giorno è tornata, ma a dividerli dall’esterno c’è una sorta di pellicola opaca, che forma tra lo spazio dove si trovano e le dune del deserto una specie di cupola, una sorta di serra.

Romeo si sente strano, tutto sembra dilatarsi, ma più che da un punto di vista spaziale, la dilatazione riguarda la coscienza e la percezione di ciò che succede. Così, guardando Orazio, Romeo ha l’impressione che si muova al rallentatore e che anche le sue parole giungano distorte e rallentate. Inoltre strane creature appaiono, tra cui uno specchio con alcune gambe (lo “specchio millepiedi”) che continua a ripetere: “Se una persona si specchia in uno specchio, la sua immagine si deforma, ma se uno specchio si specchia in uno specchio, cosa succede?”. Così si vede la strana creatura che si torce su di sé, fino a formare mille riflessi e a implodere ad un certo punto su sé stesso, come un buco nero. Contemporaneamente sulle pareti della cupola si formano migliaia di strani esserini simili a dei fiori a forma di farfalle, che creano una struttura prospettica simile alla rappresentazione della distorsione spazio-temporale vicino a una stella, e poi si dissolvono. Questa distorsione comincia progressivamente a variare, mediante quelle che sembrano una serie di contrazioni e dilatazioni. Anche la percezione della realtà cambia. Quando la distorsione si dilata, tutto sembra andare più lento, viceversa quando la distorsione si contrae, tutto sembra accelerare e andare più veloce. Dopo vari turbamenti Romeo e Orazio si ricordano di quanto aveva detto loro uno strano personaggio incontrato in sogno. Si tratta di un ibrido tra un essere umano e un delfino, che ha insegnato ai due a dilatare la respirazione quando tutto accelera e ad accelerarla quando tutto sembra rallentare. I due all’unisono applicano il metodo dell’uomo-delfino e progressivamente tutto torna normale. Improvvisamente la parete trasparente si scioglie trasformandosi in milioni di piccoli vermi bianchi che cadono ovunque, anche addosso a Romeo e Orazio. Dopo un momento di grossa difficoltà, i due viaggiatori riescono a liberarsi dei migliaia di vermi che sono caduti nel loro corpo. Intravedono infine un’uscita che prima non c’era, e finalmente si ritrovano all’esterno.

Vicino a loro, un’oasi. Sono arrivati al “Big Bounce”, ma ancora non lo sanno.

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