Parte 01
Romeo cammina per le strade della sua città.
È un bel ragazzo, ma non bellissimo, insomma non è che la gente si giri quando sta passando. D’altra parte, ormai, la gente non si gira proprio per niente.
Romeo ha un telefono cellulare come tutti.
Ma è una delle poche similitudini che egli ha nei confronti degli altri.
Ad un certo punto egli guarda il suo telefono e scrive un messaggio. Poi si ferma a riflettere un po’, quindi si rimette in marcia.
Romeo ha un segreto.
Guardandolo si direbbe che ha qualcosa di insondabile.
Non è certo l’abbigliamento…pantaloni, maglietta, scarpe sportive, come tutti, più o meno come tutti. Non è l’orologio al polso che non ha, non i colori di qualche colore fluorescente che non ha, nemmeno il piercing che non è evidente nel suo corpo…di tatuaggi non se ne vedono.
Romeo non ha nemmeno gli occhiali.
Dopo qualche passo arriva a una piazzetta. Si ferma. Attende qualcuno.
Respira profondamente, poi chiude gli occhi.
Accanto a lui il traffico, e i rumori della città. Da dietro le spalle una voce.
È Orazio. Lo saluta cortesemente e gli chiede come va.
Romeo dice: “Non c’è male!”.
Poi Orazio comincia a raccontare di una cosa che gli è capitata l’altro giorno.
Romeo guarda sui tetti di un caseggiato vicino. Dai camini esce del fumo.
Orazio racconta di un suo progetto di lavoro andato in fumo a causa dell’inefficienza della struttura alla quale si era appoggiato e a una persona in particolare. Gli ha reso la vita impossibile.
Ha deciso di mollare il progetto.
Romeo annuisce. I due prendono qualcosa da bere in un bar lì vicino.
Prima di sedersi i due notano un caseggiato non lontano.
La facciata è completamente occupata da alcune impalcature, i lavoratori si danno da fare su di esse.
I due si interrogano su che tipo di intervento sia previsto.
Mentre conversano, passa di lì una signora che, sentendoli parlare, espone loro fin nei minimi dettagli il tipo di intervento, essendo una delle abitanti dell’edificio, e dunque al corrente dei lavori in corso.
La reazione di Romeo e Orazio è divertita e quando la signora si allontana, i due si guardano impressionati e cominciano a ridere.
Appena seduti, Romeo attacca la conversazione: “Senti, volevo proporti un viaggio…”
Orazio: “Ah! E quando? Non certo adesso, sai, devo rimettermi a cercar lavoro…”
Romeo: “Qual è il viaggio più bello che non hai fatto?”
Orazio: “Il prossimo!”
Romeo (sorridendo) : “Appunto! Non so quando, dai, non è questo il punto…ci stai?”
Orazio: “Ci sto! ”
Romeo: “Andiamo! ”
Il tavolino al quale siedono si trasforma in un lenzuolo.
Romeo prende un fiammifero, beve un po’ di rum dal bicchiere che ha in mano e soffia verso il lenzuolo. Si apre una finestra magica. I due sono già altrove. Nel deserto.